Potrebbe essere un miraggio, qualcosa di impensabile, ma è possibile riuscire a migliorare la propria giornata con una semplice domanda? Certo che sì. Perchè, si sa, "Chi domanda, Comanda".
Facciamo un esempio semplice semplice, con una coppia di fratelli: Sigmund e Milton.
Il primo si alzerà la mattina e si domanderà: "Cosa andrà storto oggi, nella mia giornata?"
Il secondo, invece, si domanderà: "Cosa potrò trovare di bello e appagante, nella giornata di oggi?"
A una prima lettura le domande possono essere ingenue e ininfluenti, ma non è proprio così. Perché il cervello prende alla lettera quello che ci diciamo e si orienta partendo da quello che ci diciamo. Si chiama Attenzione.
Una piccola area cerebrale si chiama "Sistema di Attivazione Reticolare" ed è quel processo mentale che guida la nostra attenzione, filtrando tutto quello che esperiamo in base ai criteri che abbiamo.
La domanda non ce la porremo, ovviamente, con leggerezza e disinteresse. Ce la porremo veramente interessati. Vogliamo veramente sapere cosa accadrà nella nostra giornata!
Quindi già con una domanda del genere noi orientiamo di un qualche punto percentuale la nostra attenzione. Nel caso di Milton, nel cercare qualcosa di bello e appagante, nel caso di Sigmund, nel cercare tutto quello che può andare storto.
Non ci credi? Andiamo avanti con l'esempio. Milton e Sigmund usciranno di casa, il primo apprezzerà il bel tempo, perché pronto ad accogliere il bello e l'appagante, il secondo lo ignorerà perché preso da quello che andrà storto. Chi uscirà di casa più carico di energia e di benessere? Milton.
La giornata prosegue, e inizia a piovere incessantemente. Milton e Sigmund sono in macchina, ognuno con la propria e sono bloccati nel traffico. Sigmund sgrana gli occhi e dice: "ECCO CHE INIZIA A PIOVERE, E SONO QUI FERMO. LO SAPEVO CHE QUALCOSA SAREBBE ANDATO STORTO" - e prosegue - CHISSA' COS'ALTRO SUCCEDERA'!". Non sono sicuramente i suoi tempi migliori!
Milton, invece, nota che piove e ringrazia di essere già in macchina, sa che non serve arrabbiarsi per quello che non possiamo controllare e preferice concentrarsi su quello che è sotto il suo controllo e che può aumentare il bello e l'appagante della giornata: godersi un po' di musica provenire dalla radio.
Arrivati a casa, per la molta pioggia saranno molto bagnati. In casa troveranno le loro rispettive famiglie a accoglierli:
Milton sarà ben pronto a godersi il sorriso della propria compagna e a rallegrarsi che era in macchina mentre pioveva. Finirà la serata con affetto a si addormenterà con il pensiero che, nonostante la pioggia, la giornata abbia avuto momenti belli e appaganti
Sigmund, a prescindere da come verrà accolto, tornerà a casa innervosito per la pioggia, per il traffico, perché questo ha confermato la sua convinzione iniziale che la giornata sarebbe stata una giornata NO e si godrà solo in minima parte l'accoglienza della famiglia, forse, addirittura, peggiorando l'umore in casa. Finirà la serata con il desiderio di chiudere la giornata e si addormenterà con la convinzione che questa brutta giornata se la porterà con sé.
Cosa è successo nello specifico?
Milton ha dato spazio, durante la giornata, al suo benessere, indirizzando la sua attenzione a trovare quanto di bello e appagante potesse incontrare nella sua giornata e, effettivamente, ha trovato qualcosa!
Sigmund, invece, con le sue domande, ha dato spazio alle sue preoccupazioni, anticipandole, e dimenticandosi di dare spazio al suo benessere, perché preso, innanzitutto, dal negativo che gli poteva capitare! E tutto perché ognuno seguiva il proprio flusso di domande.
Hai visto l'importanza delle domande giuste al momento giusto? Come cambierebbe la tua vita, che piccoli cambiamenti utili potrebbero succedere, se anche tu ti ponessi domande potenzianti di questo tipo?
Vuoi provare anche tu a porti alcune domande potenzianti, così da sperimentare come può cambiare la tua giornata? Ad esempio, puoi chiederti:
Cosa accadrà di bello, oggi?
Cosa potrò scoprire di nuovo, oggi?
Cosa potrò ricordare di bello, di me, da qui a stasera?
Cosa potrò imparare di utile per me dalle mie esperienze di oggi?
Quale prova, se affrontata con lucidità, mi farà essere soddisfatto di me?
Scegli una domanda da porti e ponitela tutte le mattina, quando ancora sei nel dormiveglia. Te la poni due - tre volte, te la gusti, te la assapori, te la immagini e poi ti alzi con questa "istruzione" in corpo. E poi, arrivata a sera, ti domanderai se hai trovato quello che cercavi.
Fallo per una settimana e poi tira le somme.
Questo tipo di domande, ti risolverà tutti i problemi della vita? Spero di sì, ma non è detto. Sicuramente, dando attenzione al bello, avrai mantenuto un livello di benessere maggiore, che ti permetterà di affrontare meglio le questioni della giornata.
Antonio Amatulli
Antonio Amatulli è Psicologo, Consulente Sessuale e Coach Professionista. Spinto dalla volontà di garantire risultati concreti per i suoi clienti, si è formato in numerosi ambiti: Coaching, Ipnosi, PNL, tecniche di rilassamento, Terapia Centrata sulla Soluzione e Terapia Narrativa.
Questo gli permette di poter ascoltare e aiutare in modo personalizzato e concreto chi chiede i suoi servizi di Consulenza Psicologica, Formazione e Consulenza aziendale
E' autore di numerosi libri tra cui "Terapia Solution Building - Centrata sulle Competenze" dove sintetizza il suo attuale metodo di lavoro.