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Il Potere del Pensiero Negativo


No, non è una battuta. Oggi lodiamo il Pensiero Negativo. Dopo tutta l'ondata di positività, di Psicologia Positiva, di Fiducia nelle proprie risorse, andiamo a riscoprire il lato meno apprezzato e più scorbutico della nostra psiche: il pensiero negativo.

E' utile pensare negativamente? La domanda sembra banale, banalissima. Ovvio che non è utile - qualcuno potrebbe dire - Mica è BELLO pensare sempre al peggio, ai problemi, a domandarci se ci possiamo fidare, se supereremo quella prova oppure no.

I più scafati tra i lettori penseranno a Seligman, Goleman, i libri del Dalai Lama e di qualsiasi altro Psicologo/Coach/Scrittore/Guru e ai loro libri focalizzati, per l'appunto sull'importanza della positività. E quindi, perché parlare del Pensiero Negativo e del suo Potere?

Perché il Pensiero Negativo esiste a prescindere che noi lo si voglia o no. E' una facoltà umana. E che quindi, forse, è fondamentale saperlo utilizzare per non farci sopraffare. E non solo: occorre saperlo utilizzare per poter, noi in primis, migliorare.

Provo a spiegarmi facendo l'esempio di uno studente universitario; Come lui può esserlo un dipendente d'azienda o a uno sportivo. E' utile, davanti al professore, pensare in continuazione che falliremo e che non passeremo mai l'esame? Probabilmente non lo è, perché così togliamo tempo e energie alla ricerca delle risposta da dare all'esaminatore.

In questo caso, pensare negativamente, non è utile. Ma l'inutilità dell'affermazione non è data dall'affermazione in sé, dal prospettarsi lo scenario negativo, quanto dalla sua dislocazione nell'arco della nostra giornata: quella frase non ha senso dircela durante l'esame, ma avrebbe avuto senso dircela a inizio mattina di ogni singolo giorno di preparazione dell'esame. Se poi alla frase avessimo aggiunto un: "se non studio, allora..."[fallirò e non passerò mai l'esame] e poi avessimo iniziato a prepararci, per poi ripeterci la frase solo a inizio preparazione, il pensiero negativo si sarebbe trasformato in una splendida spinta che ci avrebbe portato via dalla paura e verso il risultato desiderato.

Capito cosa intendo, per utilizzare il Pensiero negativo? Intendo l'analisi spazio temporale di dove, come e quando, poter pensare liberamente al peggio in modo che ci sia utilissimo.

Perché con molta probabilità una parte di noi penserà sempre al peggio. Tanto vale facciamocela pensare quando decidiamo noi per poi agire di conseguenza! Cosa ne pensi?

Lo stesso discorso vale per chi fa sport agonistico. Non è utile avere paura di fallire mentre corriamo tra un ostacolo, una palla, un avversario e altro. E' utile pensarlo PRIMA. Poi, durante la performance, è utile essere nel FLOW e agire.

Un altro aspetto del pensiero negativo che, da essere quella parte di noi che pensa sempre al peggio, può diventare quella parte di noi che individua i punti critici delle nostre decisioni, degli scenari della nostra vita. Da critico, può portarci punti di vista che altrimenti mai e poi mai saremmo stati in grado di sviluppare.

E' quello che De Bono definisce "Cappello Nero" nel suo libro "Sei Cappelli per Pensare" (Bur Editore). I cappelli sono una metafora di come possiamo pensare riguardo una situazione. Ce ne sono vari, dal blu al verde, passando dal giallo e dal rosso. E poi c'è il Cappello Nero. Il Cappello nero è il cappello di chi critica sempre, in continuazione, che trova le magagne, che rovina tutte le proposte.

Ora, il Cappello Nero non è cattivo, è che ha la funzione di esser critico. Ma è un cappello! Spetta a noi decidere dove, come e quando indossarlo, tra un cappello e l'altro, per il nostro bene.

Ad esempio, in una discussione dove va presa una decisione, il Cappello Nero è utile indossarlo DOPO che sono state ascoltate e sviscerate tutte le idee e le procedure e solo PRIMA di prendere la decisione definitiva di agire: in questo modo avremo permesso alla nostra mente di ragionare, riflettere, analizzare, spulciare, e solo dopo, con tutte queste informazioni, ci domanderemo, cosa potrebbe andare storto.

L'alternativa, ovvero indossare il Cappello Nero SUBITO, porterebbe ad una continua distruzione di qualsiasi idea, procedure, analisi senza il benché minimo ragionamento, in quanto verrebbero subito sistematicamete criticate dalla portata critica del Cappello Nero.

Il Pensiero Negativo, quindi, non è cattivo, è che lo pronunciano così. E' una questione di tempi.

C'è un tempo e un luogo per pensare al peggio, alle difficoltà, ai problemi, e c'è un tempo e un luogo per poter rispondere a queste domande con propositività, interesse e spirito di iniziativa.

Perché, negativo o positivo che sia, tutto passa dai nostri pensieri.

Antonio Amatulli

Antonio Amatulli è Psicologo, Consulente Sessuale e Coach Professionista. Spinto dalla volontà di garantire risultati concreti per i suoi clienti, si è formato in numerosi ambiti: Coaching, Ipnosi, PNL, tecniche di rilassamento, Terapia Centrata sulla Soluzione e Terapia Narrativa.

Questo gli permette di poter ascoltare e aiutare in modo personalizzato e concreto chi chiede i suoi servizi di Consulenza Psicologica, Formazione e Consulenza aziendale

E' autore di numerosi libri tra cui "Terapia Solution Building - Centrata sulle Competenze" dove sintetizza il suo attuale metodo di lavoro.

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