Se provi ansia al momento di un rapporto sessuale e questo ti fa stare veramente male e sei interessato a fare qualcosa, leggi questo post: ti sarà utile.
Come affrontare l'ansia da prestazione sessuale con l'aiuto di uno Psicologo, anche se ne soffri da molto tempo e ti sei già rivolto a un medico
La perdita dell'erezione durante un rapporto sessuale è qualcosa di molto comune che può accadere a tutti gli uomini, senza che si di debba preoccupare.
A volte questo è dato da stanchezza, preoccupazioni, o persino dalla digestione. Tutte cose di cui c'è pocoda preoccuparsi.
A volte, invece, la perdita dell'erezione può essere assai frequente, o comunque così frequente da trasformare la sessualità in un momento particolarmente difficile, fatto di ansia, preoccupazioni e di enorme stress.
Quando accade questo, l'ansia da prestazione sessuale diventa così pesante da rendere invivibile, per l'uomo e per la partner un momento di unione come il sesso.
Qual è la soluzione più tentata?
La soluzione più comune a questo problema è la medicina: ci si rivolge al proprio medico curante, o a un andrologo specializzato il quale, fatti gli esami di ordinanza, se fisicamente è tutto a posto, prescrive un qualche farmaco che favorisce l'erezione.
Ma è la più utile? Dipende.
A volte questa soluzione è efficace, anche se può lasciare un forte senso di impotenza appresa in chi assume il farmaco: l'obbligo del farmaco spesso viene percepito come svilente: essere costretti alla "pasticchina" per poter godere sessualmente non ci fa sentire a posto con noi stessi, per non parlare della continua spesa che si introdurrebbe nelle proprie tasche.
A volte questa soluzione non è efficace, soprattutto quando l'ansia è così forte da inibire comunque l'erezione: per il corpo umano è impossibile provare paura, agitazione o ansia e allo stesso tempo godere della propria erezione.
Altre persone possono provare rimedi alimentari o di altro carattere più spirituale come la meditazione, ma, anche qui, con scarsi risultati.
Come mai falliscono?
Se quanto detto sopra può essere risolutivo, in parte o per niente, lo dobbiamo a solo un fattore: che chi soffre di ansia da prestazione sessuale soffre principalmente della paura di fallire.
Chi ne soffre ha i propri pensieri completamente proiettati sui pericoli di fallire, di non farcela, di essere giudicati dalla propria partner.
Questi pensieri sono così forti che non basta né un farmaco vasodilatatore, né, tantomeno un possibile ansiolitico a calmare questi pensieri.
Sono pensieri automatici, inconsci, difficili da controllare, che prendono il controllo della nostra mente e quindi del nostro corpo.
E sono proprio questi pensieri, è proprio la paura di fallire, che fa perdere l'erezione e ci impedisce di godere con il nostro corpo!
Per questo i farmaci a volte non bastano, per questo anche rimedi come l'alimentazione o la meditazione possono dare scarsi risultati, perché la perdita di erezione (o l'eiaculazione precoce) non è il problema, ma solo una sua conseguenza.
la vera causa, nella mia esperienza, E' LA PAURA DI FALLIRE.
Solo un percorso che passa dai nostri pensieri, paure e preoccupazioni, che ci aiuti a fronteggiarle facendoci diventare più forti di loro, può essere risolutivo per questo tipo di problema.
Di cosa abbiamo bisogno, per ottenere una soluzione efficace?
Abbiamo bisogno dell'intervento psicologico e, nello specifico, dell'analisi dell'intenzione positiva di questi pensieri limitanti.
Provo a spiegarmi: una buona parte dei metodi psicologici si basa sul voler controllare questi pensieri, sul volerli tenere sotto controllo, così da diminuirne l'impatto, ma così facendo si rischia solo di "mettere la polvere sotto al tappeto".
Nella mia esperienza di Psicologo e di Consulente Sessuale, il metodo più utile per sbloccare questa situazione è accogliere questi pensieri e sensazioni che ci arrivano quando ci avviciniamo al godimento sesuale e interrogarli sulle loro reali intenzioni.
Che solitamente sono positive.
Esattamente come per arrivare al giorno, dobbiamo passare dalla notte, ascoltando a fondo i nostri pensieri, potremo finalmente liberarcene.
I nostri pensieri, inconsci o meno, così come le nostre sensazioni, sono sempre portatori di un messaggio che dobbiamo ascoltare e tenere in considerazione.
Ad esempio:
un dialogo interiore caratterizzato da domande come"E se poi non ce la fai?" può contenere il messaggio inconscio "Voglio che tu ce la faccia"
Un'oppressione al petto o un peso sullo stomaco possono significare il suo opposto: un bisogno di libertà.
Cosa puoi provare a fare
Puoi pensare al nostro dialogo interiore e alle nostre sensazioni come a delle "piccole parti di noi" che provano a dirci qualcosa. Questo qualcosa ha sempre un'intenzione positiva, un intento che tiene conto del nostro benessere. Ma, per tutta una serie di motivi, questo intento arriva in modo distorto e ansiogeno.
Un po' come quando un genitore, per far studiare il figlio e garantirgli un futuro di felicità, non fa altro che urlargli contro che deve studiare: l'intento è nobile, ma al figlio arrivano soprattutto le urla.
Obiettivo dell'intervento psicologico, così come io lo propongo, quindi, calibrato sul modello Solution Building Centrato sulle competenze è quello di prendere confidenza e consapevolezza di queste parti di noi e aiutarle a esprimersi al meglio, così da poter ottenere realmente quello che è nelle loro intenzioni positive.
Riconoscere le intenzioni positive dei nostri pensieri e delle nostre sensazioni, è il primo, fondamentale, passo per permettere a noi stessi di ottenere il giusto "mood mentale" per poter tornare a godere fisicamente e sessualmente.
E' il modo migliore per sviluppare consapevolezza, chiarezza negli obiettivi e possibilità di azione.
Lavorare sul significato e sulle intenzioni dei nostri pensieri e delle nostre sensazioni, ci permette di poter affrontare la problematica dell'ansia da prestazione sessuale non più come un problema da arginare, con cui convivere per sempre o come un nostro limite, ma come occasione di crescita personale che ci permetterà di vivere diversamente tutta la nostra sessualità e il nostro rapporto con noi stessi.
Ricorda: un giorno in più passato a soffrire è un giorno in meno passato a godere. Può fare la differenza.
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Antonio Amatulli è Psicologo, Consulente Sessuale e Coach Professionista. Spinto dalla volontà di garantire risultati concreti per i suoi clienti, si è formato in numerosi ambiti tra cui: Coaching, Ipnosi e la Terapia Centrata sulla Soluzione. Questo gli permette di poter ascoltare e aiutare in modo concreto i suoi clienti con
E' autore di numerosi libri tra cui "Terapia Solution Building - Centrata sulle Competenze" dove sintetizza il suo attuale metodo di lavoro e il recente "Psicologia Solution Building - Vivere La Vita Una Soluzione Alla Volta" - una raccolta gratuita dei suoi più apprezzati articoli del blog.
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